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Il Cretaccio potrebbe spezzarsi in due tronconi – Isole Tremiti

Isole Tremiti, serve un intervento in difesa del Cretaccio (fonte: teleradioerre.it)

Arginare il rischio di erosione del Cretaccio, la più piccola delle Isole Tremiti, che si trova tra San Domino e San Nicola, che potrebbe spezzarsi in due tronconi a causa del flusso marino, modificando radicalmente lo stato geologico dei luoghi. Questo lo scopo del sopralluogo effettuato dall’assessore regionale alle opere pubbliche Fabiano Amati che con l’assessore regionale all’Ambiente Onofrio Introna, il professor Antonio De Santo dell’Autorità di bacino della Puglia, il professor Antonio Felice Petrilli e il Sindaco del comune delle Isole Tremiti Giuseppe Calabrese, ha verificato lo stato dei luoghi ed eseguito un’analisi geotecnica utile alla risoluzione del problema nel totale rispetto della naturalità dei luoghi.
Le Isole tremiti rappresentano un grande patrimonio per la Puglia – ha detto l’assessore Amati nel corso della visita – quindi era nostro dovere rispondere alla richiesta di aiuto del Sindaco. Occorre una assistenza immediata per far fronte al problema del contenimento del moto ondoso che potrebbe cambiare la morfologia del territorio. Siamo venuti qui con i nostri tecnici proprio per studiare la soluzione più idonea a risolvere il problema.

Nel corso della sua visita alle Isole Tremiti, inoltre, l’assessore Amati ha anche colto l’occasione per parlare di pianificazione urbanistica e fornitura dell’acqua. “La pianificazione urbanistica ha come priorità il rispetto della natura e del paesaggio. Per quanto concerne la fornitura dell’acqua, ogni anno spendiamo 1.700.000 euro per portare acqua potabile in queste zone con le avi cisterne. Con quei soldi siamo prossimi a trovare una soluzione definitiva; potremmo infatti impiegare i soldi necessari al trasporto per creare un sistema idrico autonomo che comporterebbe notevoli benefici per la popolazione”.

(fonte: teleradioerre.it)

a rischio di scomparire: Comune autonomo delle Isole Tremiti

«Il governo Berlusconi vuole abrogare
il Comune autonomo delle Isole Tremiti»

ISOLE TREMITI (FOGGIA) – Le Isole Tremiti rischiano di scomparire quale Comune autonomo, perchè la legge n.298 del 31 marzo 1932, che sancì la sua nascita, è stata inserita dal governo tra le 20.000 norme primarie da eliminare, precedenti la Costituzione della Repubblica del 1948 (decreto legge 200 del 29 dicembre 2008 sulla semplificazione normativa). E’ quanto ha «scoperto» il sindaco delle Tremiti, Giuseppe Calabrese, il quale ha scritto al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi e a esponenti dei governi nazionale, regionale e locale, chiedendo di sottrarre all’abrogazione la legge istitutiva del Comune.

Se ci fosse la cancellazione, scrive Calabrese, il Comune perderebbe tra l’altro il proprio patrimonio immobiliare e non si saprebbe a chi spetti rifornire di acqua potabile la popolazione ed erogare l’illuminazione pubblica. In sostanza, scomparirebbe il Comune delle Isole Tremiti. Calabrese si dice certo che si tratti di «mero errore», anche perchè nel decreto legge 200 si sollecitano le amministrazioni interessate a segnalare le disposizioni da mantenere in vigore.

«E’ doveroso sottolineare non senza amarezza – conclude però il sindaco nella lettera – che la vigile presenza del sottoscritto ha evitato che una disposizione di legge cancellasse all’improvviso una realtà locale, con gravissime ripercussioni sulla collettività isolana che da sempre risulta abbandonata dagli organi regionali, provinciali e statali».

Fonte: lagazzettadelmezzogiorno.it

Inaugurata elisuperficie alle Isole Tremini

Dalle Tremiti al Salento, via da oggi
alla prima delle 10 elisuperfici in Puglia

Rassegna Stampa Isole Tremiti
Foggia – Si è svolta stamani la conferenza stampa di inaugurazione dell’elisuperficie di San Domino nelle isole Tremiti, la prima prevista dalla Rete Eliportuale Pugliese che si articolerà dal nord al sud della Puglia, nelle località di Melendugno, Supersano, Bari Policlinico, Foggia, Celenza Valfortore, San Giovanni Rotondo Vieste, Peschici e Isola di San Nicola.

La Rete, unica in Italia per la sua specificità operativa, mira a realizzare una serie di eliporti per assicurare le operazioni di elisoccorso, per la protezione civile e per il trasporto dei passeggeri nelle aree di difficile accessibilità.

L’importo stanziato dalla regione per la progettazione, la realizzazione e la gestione triennale dell’intera rete, è di 4,9 milioni di euro. «Si tratta di una ulteriore, grande innovazione per i trasporti in Puglia – ha affermato l’Assessore regionale ai trasporti Mario Loizzo – che arricchisce l’offerta trasportistica, la integra con le altre modalità esistenti nel territorio e crea le premesse per il consolidamento dell’economia dei territori interessati, venendo incontro anche alle problematiche legate alla sicurezza e alla salute dei cittadini».

Alla conferenza hanno partecipato il sindaco delle Isole Tremiti, Giuseppe Calabrese, l’Amministratore Unico di Alidaunia, Roberto Pucillo, che gestirà i servizi, e l’assessore provinciale ai trasporti della Capitanata, Nicola Vascello, i quali hanno sottolineato l’importanza che questo servizio rivestirà anche per il turismo delle aree interessate.

La prossima elisuperficie che sarà attivata verso metà ottobre, sarà quella attrezzata nell’area del Policlinico di Bari.

Fonte: Gazzettadelmezzogiorno.it

Studiare in videoconferenza Isole Tremiti

Studiare in videoconferenza

Iniziate le lezioni per i due studenti delle Tremiti di prima e terza media seguiti a distanza dall’Ungaretti di Manfredonia
di Anna Maria Vitulano

Anche i due alunni di scuola media residenti alle Isole Tremiti, uno dei quali iscritto alla terza classe della secondaria di primo grado e l’altro alla prima, lo scorso 19 settembre hanno iniziato regolarmente il nuovo anno scolastico grazie all’istituzione di corsi di preparazione agli esami di idoneità alla classe seconda e quelli di Stato conclusivi del primo ciclo di istruzione.

E’ l’istituto Ungaretti di Manfredonia che provvede all’assolvimento dell’obbligo scolastico dei bambini residenti nel comune delle Isole Tremiti. Considerato che la normativa vigente non consente, in presenza di un numero esiguo di alunni, l’istituzione di classi, il dirigente scolastico, Lorenzo Vitulano, ha ottenuto dall’Ufficio Scolastico Provinciale l’autorizzazione ad istituire i due corsi di preparazione. Arturo Santoro, il più grande, per due anni è stato l’unico studente tremitese di scuola media; ora ha in classe Sciames, 12 anni figlio di una donna del luogo sposata con un uomo originario delle Mauritius che sull’arcipelago gestisce un bar.

Con il “Progetto Arturo”, approvato dalla Provincia di Foggia, è stato istituito un finanziamento di 10mila euro con cui l’amministrazione della sede centrale della scuola frequentata dal ragazzino, la Ungaretti di Manfredonia, ha dotato la classe del suo studente “distaccato” di un nuovo pc e di un collegamento adsl per l’utilizzo del sistema di videoconferenza.

Fonte: manfredonia.net

Isole Tremiti sarà realizzato un Ponte di 550 metri

Isole Tremiti, pronto il ponte della storia

550 metri di costruzione in legno per unire due sponde, 80 box turistici all’interno della struttura. Da un’idea di Ferdinando primo il colosso del Gargano di Michelangelo De Meo

 

Manfredonia – Un ponte in legno, lungo 550 metri, per collegare le isole Tremiti. L’idea è dell’ingegnere sipontino Michelangelo De Meo, da un antico progetto del re borbonico Ferdinando I. Già nel 1792, il re di Napoli e Sicilia istituì infatti una colonia penale nelle isole per custodire i vagabondi del continente. Nelle intenzioni del re, dopo un periodo di rieducazione, i detenuti sarebbero tornati su terraferma per essere abilitati. “A quel tempo – dice De Meo – un pontile in legno univa le isole di San Domino e San Nicola”. Rispolverati gli atti della real casa, l’ingegnere porta alla luce l’impensabile: un pontile in legno lungo 1200 metri che unisce due siti delle Tremiti.

“La costruzione è del 1800 e fu un’idea del re. La struttura non era molto alta – continua De Meo – e causa il frequente moto ondoso, fu presto instabile. Nessuno, prima del sottoscritto, aveva mai pensato ad un’opera di manutenzione. Non ci sono pubblicazioni passate che ne fanno riferimento. L’unica è la mia, ho anche registrato diritti alla S.i.a.e”. Dopo la costruzione, il ponte borbonico scomparve negli abissi marini. “Nonostante la solida struttura, il ponte fu smontato per i costi di manutenzione. Il mio progetto parte da qui, sulla base dell’intuizione reale”. Analizzata la struttura di centinaia vecchi ponti in legno, De Meo dà corpo, nel 2001, alla sua meravigliosa creatura.

 

“Come il vecchio ponte, questo sarà interamente in legno lamellare, con un impatto ambientale minore rispetto a materiali che deturpano il territorio. Più economico, di facile montaggio ed esecuzione il ponte sarà un’opera retrattile: in qualsiasi momento potrà essere smembrato”. Lungo 550 metri, il ponte ospiterà al suo interno un’ottantina di box turistici, fungenti da aree di promozione territoriale. Per l’ingegnere questo consentirà “un grande afflusso del turismo mondiale”, che avrà nelle Tremiti “il cuore pulsante dell’intero territorio”. Il ponte sarà suddiviso in aree ciclabili e pedonali consentendo, in determinate ore, il passaggio di motocarri elettrici per il trasporto delle merci. Arredato con panchine, schermi e telecamere subacquee, il ponte sarà rivestito da una copertura a falda poiché, come tutti gli edifici dell’arcipelago, sarà “abitato e destinato ad attività di promozione turistica”. Realizzato un grande impianto fotovoltaico per il rispetto dell’ambiente e il recupero di una quantità di acqua piovana, risorsa, da queste parti, “alquanto rara”. La realizzazione della struttura consentirà la creazione di 16 nuovi attracchi per i natanti. Tempo di costruzione dell’opera 18 mesi.

Fonte: (ilgrecale.it  – Giuseppe de Filippo)