Archivio tag: Isole Tremiti

Appartamenti alle Isole Tremiti

Per chi si reca in vacanza alle Isole Tremiti ed è in cerca di una sistemazione, una delle offerte più interessanti, se si vuole trascorrere sull’isola più di qualche giorno, è costituita dalla possibilità di trovare un appartamento in affitto per il periodo della vacanza.

E’ sicuramente una buona alternativa alla spartana vita del campeggiatore ed anche alla camera d’hotel, perchè nell’appartamento si gode di maggiore autonomia e lo spazio è ideale, anche e soprattutto per un nucleo famigliare. Tra le sicure comodità il bagno personale, un giardino indipendente in cui rilassarsi nelle ore più calde della giornata, e lo spazio cucina per preparare magnifici pranzetti, magari con il pesce acquistato dai pescatori sul molo, al mattino o al tramonto, quando ritornano i pescherecci.

Tra le tante offerte che si possono trovare alle Isole Tremiti ci sono sia strutture organizzate in forma di residence, con una serie di appartamenti a schiera, oppure presso qualche famiglia che mette a disposizione una parte della propria abitazione per accogliere i villeggianti.

La maggior parte delle proposte riguardano l‘Isola di San Domino, ma si può trovare una comoda sistemazione anche sull‘isola di San Nicola.

Il vantaggio delle strutture organizzate riguarda soprattutto la possibilità che i gestori dei residence offrano agli ospiti, oltre al pernottamento anche una serie di servizi ulteriori, dall’organizzazione del viaggio di rientro ai contatti con i diving centre per una giornata di immersioni, oppure per organizzare escursioni in barca nei punti più belli dell’arcipelago.

In vela alle Tremiti

Sebbene molti credano che non sia accessibile, una vacanza in barca a vela in Adriatico è in realtà una delle possibilità più interessanti per trascorrere una bella vacanza a stretto contatto con il mare e con la natura.

Oggi soprattutto che la concorrenza tra le molte compagnie di charter ha in qualche modo contribuito ad abbassare decisamente i prezzi, senza che ciò pregiudichi una diminuzione della qualità dell’offerta proposta. E poi bisogna pensare all’incredibile emozione di ormeggiare alla sera in qualche incantevole baia, dove, dopo un tuffo nelle calde acque, ci si stende sul ponte della barca ad ammirare un infuocato e poetico tramonto. E poi la notte silenziosa in cui solo si sente il soffio del vento tra le sartie e le vele. Tra le località più incantevoli del Mar Adriatico dove passare momenti indimenticabili di sicuro l’arcipelago delle Isole Tremiti accoglie i visitatori con il magnifico panorama delle splendide baie in cui ormeggiare. Per l’approdo, occorre sapere che sia San Domino che San Nicola non hanno un vero proprio porto ma piuttosto delle semplici banchine, e quindi l’attracco più sicuro ed agevole è nella larga Baia di San Domino, la meglio protetta dai venti.

Bisogna inoltre considerare che non in tutte le zone del mare intorno alle isole è permessa la navigazione ed in molte altre anche la pesca subacquea, perchè rientrano all’interno del Parco Naturale Marittimo delle Isole Tremiti, e che sulle isole non ci sono distributori di benzina né di gasolio.

Bed & breakfast alle Isole Tremiti

Il bed & breakfast rappresenta una ottima soluzione per trascorrere le vostre vacanze alle Isole Tremiti. Si tratta di una soluzione decisamente più economica della stanza di albergo ed anche della pensione completa, perchè l’unico servizio offerto, oltre alla stanza o all’appartamento in cui pernottare, consiste nella colazione preparata ogni mattina dai gestori, per cominciare bene la giornata. Naturalmente ciò implica il fatto che per pranzi e cene dovrete aggiustarvi da soli, magari scegliendo di uscire a cena solo la sera mentre per il pranzo optare per un picnic sulla spiaggia, qualche panino e via.

L’Isola di San Domino è sicuramente, nell’arcipelago, quella che offre una varietà di proposte più ampia, sia nel cuore del piccolo ma affascinante borgo cittadino, sia a ridosso delle maggiori località balneari, di fronte alla bella Cala Matano, con vista allo Scoglio dell’Elefante, nell’unica spiaggetta dell’isola a Cala delle Arene, a Rondinelle, località che si possono raggiungere a piedi in pochi minuti di passeggiata.

Qualche proposta interessante la si può trovare anche sull’isola di San Nicola.

Se avete la possibilità fate una esplorazione con internet tra le diverse offerte, in taluni casi è facile trovare un bed&breakfast che offre oltre alla colazione anche la possibilità di utilizzare uno spazio cucina, autonomo o in condivisione con gli altri ospiti, magari da utilizzare in quelle giornate in cui vi è venuta voglia di cucinarvi un bel pranzetto o una deliziosa cena, magari invitando alla vostra tavola qualche amico appena conosciuto.

Il mosaico pavimentale a Santa Maria a Mare

Una delle attrattive più interessanti che si possono ammirare nella Chiesa di Santa Maria a Mare sulle Isole Tremiti è il mosaico pavimentale, restaurato nel 1963. In origine probabilmente il mosaico comprendeva tutto il pavimento della chiesa, anche se oggi ne è rimasta intatta solo la parte al centro della navata maggiore.

mosaico-il-drago-abazia-isole-tremiti

E’ un tipico esempio dell’influenza dell’arte bizantina, sia nelle raffigurazioni rappresentate sia nella tecnica artigianale con cui viene realizzato, anche se ancora oggi non è noto chi siano state le maestranze e gli artisti a cui si deve l’opera. Appena dopo l’ingresso ci si trova davanti ad un tondo decorato di ghirlande di foglie stilizzate con al centro un aquila riccamente colorata di rosso, giallo ocra e grigio, con i contorni del disegno marcati da tasselli neri.

Il mosaico di S. Maria a Mare attrae l’attenzione soprattutto verso il grande disegno presente al centro, che sembra esser stato ispirato su modello degli antichi tappeti orientali.

Un bordo colorato a motivi geometrici e foglie stilizzate racchiudono la parte centrale dell’opera, che si sviluppa intorno ad una cornice quadrata che racchiude una serie di fasce circolari e nastri concentrici nel centro dei quali si trova un grifo verde con le ali ocra.

Nei tondi agli angoli della cornice quadrata dei cerchi più piccoli racchiudono l’immagine della diomedea, un tipico uccello delle Isole Temiti. Intorno al cerchio centrale una serie di pesci completano la raffigurazione.

particolare-pavimento-mosaico-aquila-tremiti

Altri grandi frammenti di mosaico si trovano nel presbiterio, con raffigurazioni tipiche dei bestiari medievali, due cervi su uno sfondo floreale ai due lati dell’altare e vicino ad essi due elefanti.

Dalla Puglia alle Tremiti

Dalla Puglia alle Tremiti è un viaggio molto breve, e quindi questo splendido arcipelago di isole che si affaccia di fronte alla costa pugliese all’altezza del Promontorio del Gargano rappresenta una delle mete più interessanti per chi è in vacanza in Puglia e vuole concedersi qualche giorno di escursione in uno dei paesaggi naturali più interessanti ed incontaminati dei mari italiani.

Per arrivarci in aereo si parte dall’Aeroporto di Foggia con due voli quotidiani che atterrano a San Domino dopo un viaggio di circa venti minuti.

Diverse invece sono le città da dove si raggiungono le isole via mare, e che soprattutto nel periodo estivo sia attivano aumentando le corse per trasportare turisti e visitatori. A Termoli, e Vasto, negli Abruzzi, esiste un servizio di traghetto che è attivo tutto l’anno e sono anche le località da cui il viaggio dura meno, circa un’ora.

Partendo dalla Puglia si può optare per diverse soluzioni, scegliendo in base alla località più comoda da cui partire.

Da Vieste partono quotidianamente gli aliscafi per le isole che impiegano circa un’ora e venti per raggiungere San Domino, mentre da Manfredonia, con le stesse imbarcazioni il viaggio dura più a lungo, circa due ore e trentacinque minuti.

Altre imbarcazioni ancora partono da Peschici, per un viaggio che dura un’ora ed un quarto, e da Rodi Garganico, da cui si raggiunge l’Isola di San Nicola in soli 50 minuti.

Anche da Capoiale partono motonavi veloci che raggiungono San Nicola in trenta minuti.

Quando scegli la Puglia non dimenticare di prenotare la tua casa Vacanza in Puglia attraverso il portale turistico della Puglia (Puglia.info)

In catamarano alle Tremiti

Il catamarano è un’imbarcazione a vela velocissima perchè sfrutta tutta la forza del vento grazie all’ampia velatura e ad alla sua forma idrodinamica che ne assicura non solo ottime prestazioni in termini di velocità ma anche un’eccezionale stabilità in grado di affrontare il mare più impervio.

Nel periodo estivo, quando il mare è decisamente più calmo, più adatto ad essere affrontato anche da coloro che sono completamente digiuni di navigazione, una vacanza in catamarano rappresenta una di quelle esperienze indimenticabili per gli amanti del mare, e, se si sceglie il tratto di mare Adriatico di fronte alle coste della Puglia, all’altezza del Gargano, si potranno visitare diverse località affascinanti.

Partendo per esempio dal porto di Vieste la prima tappa è l’arcipelago delle Isole Tremiti, un paradiso naturalistico in mezzo al Mare Adriatico, ora diventato anche area marina protetta all’interno del Parco Naturale Marittimo delle Isole Tremiti. Una serie di isole e di piccoli scogli, di cui solo due abitate, dove incantarsi di fronte ad un mare incontaminato e cristallino.

Ormeggiando a San Domino, o in alcune delle baie più nascoste, trascorrerete ore incantevoli e piacevoli.

Il viaggio potrebbe poi proseguire per i numerosi arcipelaghi di isole della Croazia, scendere in seguito lungo la costa balcanica per esplorare le belle spiagge e località del litorale albanese, aperte al turismo solo da pochi anni.

Se c’è tempo si può proseguire per le isole greche dello Ionio, Corfù, la bellissima Cefalonia, e la veneziana Zante.

Cucina delle Tremiti

Lo splendido arcipelago delle Isole Tremiti da sempre è stato un terreno difficile da coltivare, e, a parte qualche orto, le isole da sempre hanno avito bisogno di approvvigionarsi per ciò che concerneva il cibo, dalla terraferma.

Anche per l’acqua gli abitanti delle Tremiti si sono sempre dovuti ingegnare per trovare il modo di raccogliere e conservare il più a lungo possibile le acque piovane, unica risorsa idrica dell’isola. La cucina locale delle Tremiti è per larga parte simile a quella della costa italiana poco distante, il territorio del Gargano.

Grandi piatti di pesce, come nella tradizione delle cittadine lungo il litorale pugliese, magari alcune delle specialità che anche il altre zone della Puglia trionfano sulle tavole, come per esempio la zuppa di fagioli e cozze, così intensa e saporita, i peschi freschi del mare circostante grigliati, gli antipasti di melanzana, arrotolata con il tonno oppure scottata sul fuoco e condita, i pomodori secchi, i capperi tremitesi che sono famosi anche fuori dalle isole per la loro bontà.

Tra i primi piatti trionfa naturalmente la pasta fresca, impasto di semola rimacinata ed acqua, ed accompagnata di sughi a base di verdure stufate o di carni cotte a lungo nel pomodoro. Non mancano pregiati abbinamenti tra verdure locali e pesce fresco, conditi on olio extravergine d’oliva a rendere il tutto ancora più appetitoso. Tra le carni la capra e l’agnello, grigliati o stufati. Tra i dolci viene proposto un dolce locale al limoncello.

Abbazia fortezza delle Isole Tremiti

Costruita nel 1045 Dopo Cristo dai monaci Benedettini, l’Abbazia fortezza delle Isole Tremiti, con annessa la Chiesa di Santa Maria, ha un aspetto maestoso ed imponente e rappresenta con la sua mole la grande importanza che la presenza dei monaci ebbe nella vita delle isole. Nel 1237 i benedettini saranno sostituiti per volere del papa Gregorio IX ed al loro posto si insedieranno i monaci Cistercensi.

altare-ligneo-abbazia-tremiti

Saranno loro a cominciare a trasformare la chiesa in una vera e propria fortezza, per difenderla dalle continue incursioni dei pirati dalmati, che intorno alla metà del quattordicesimo secolo saranno protagonisti di una terribile incursione, terminata con la parziale distruzione del monastero. In seguito ripopolata dai monaci dell’ordine dei Lateranensi, l’abbazia verrà ricostruita, rifacendo la facciata ed il portale, apportando nella ristrutturazione modifiche di gusto rinascimentale, come i bassorilievi presenti sulla facciata, ricostruendo navate laterali e presbiterio, ed i corridoi vicino all’altare maggiore.

All’interno della Chiesa si può ammirare una bella croce lignea di chiara derivazione e gusto bizantino, una statua lignea rappresentante la Vergine con il Bambino, Santa Maria a Mare, i cui volti abbronzati rimandano ancora appieno al gusto tipico dell’arte bizantina, ed un polittico ligneo di gran pregio e preziosità, posto sull’altare maggiore.

Molto interessante ed ammirevole il Mosaico Pavimentale posto nella navata centrale della chiesa.

I Chiostri del monastero sono molto suggestivi, ed al centro di questo ancora oggi si può ammirare un pozzo risalente al sedicesimo secolo e rifatto alla fine del 1700.

Isole Tremiti – salvata tartaruga marina caretta-caretta

Ingoia una busta in mare: salvata tartaruga marina Splendido esemplare di caretta-caretta salvato alle Isole Tremiti da alcuni soccorritori improvvisati: aveva mangiato una busta di plastica scambiata per un calamaro. Dopo le prime cure l’animale è stato portato a Termoli con la nave Isola di Capraia e affidato al Centro Recupero Tartarughe di Manfredonia.

Isole Tremiti. Una tartaruga marina caretta-caretta è stata salvata nel pomeriggio di oggi alle isole Tremiti. L’animale, un esemplare splendido, grosso, pesante e dal guscio perfetto, aveva verosimilmente ingoiato una busta di plastica scambiata per un grosso calamaro, come già accaduto ai poveri capodogli che qualche settimana fa si sono spiaggiati alla foce di Varano, sul Gargano.

La tartaruga, però, è stata più fortunata ed è riuscita a scampare a una morte atroce grazie ai soccorritori che l’hanno avvistata nel canale tra le isole di San Domino e San Nicola. «Era in grande difficoltà»raccontano «e non riusciva a nuotare». A fornire le indicazioni necessarie per il “primo soccorso” sono stati gli esperti del centro recupero tartarughe marine di Manfredonia, che al telefono si sono fatti spiegare i sintomi e hanno dato istruzioni per un soccorso efficace.

L’animale è stato caricato su un gommone pieno di acqua, una sorta di “piscina” improvvisata, e portata fino al molo del porticciolo. Impossibile però raggiungere Termoli con il gommone, per via delle condizioni del mare. A quel punto la caretta-caretta, che nel sollievo generale aveva dato rassicuranti segnali di ripresa, è stata caricata con molta cautela sulla nave Isola di Capraia, che ogni giorno effettua il collegamento via mare tra la cittadina adriatica e l’arcipelago diomedeo, ed è arrivata fino a Termoli, dove è stata presa in custodia dagli uomini della capitaneria di Porto che ne hanno organizzato il trasferimento al Centro animali Marini del Gargano.

(Pubblicato il 30/12/2009) Fonte: primonumero.it

I pirati dalmati

Già presenti in epoca romana, e combattuti con successo durante le guerre illiriche, i pirati sono stati per molti secoli padroni del mare Adriatico almeno quanto i veneziani, contro i quali ingaggeranno furibonde lotte con alterna fortuna.

Di diversa provenienza, dalle coste nordafricane oppure dalle coste dalmate, essi saranno per lungo tempo il pericolo maggiore per tutti coloro che navigano nelle acque di questo tratto del mare Mediterraneo.

I pirati dalmati, gli uscocchi, come vengono chiamati, si nascondono infatti nell’intricato arcipelago di isole che costella la costa balcanica sull’Adriatico, assalendo le navi commerciali turche e in seguito anche quelle veneziane. La base da cui partono, è a Segna, a sud di Fiume, in Dalmazia, ed è per loro assai facile spingersi verso sud ed operare delle imboscate ai danni delle imbarcazioni sbucando all’improvviso tra le tante isole.

Nel sedicesimo secolo è tale la paura ed il pericolo che Venezia dovrà rinunciare suo malgrado anche al redditizio trasporto dei pellegrini in Terrasanta.

Vista salendo per l'abazia di San Nicola

Non solo, ma le continue incursioni contro i mercantili costituisce un peso non indifferente a livello economico.

E’ certo storicamente che i monaci guerrieri insediati alle Isole Tremiti avessero ottimi rapporti con alcuni di questi pirati, con cui non solo facevano affari, commerciando con i proventi degli assalti alle navi, ma anche partecipando talvolta alle loro incursioni, ed offrendo ricovero e riparo alle loro imbarcazioni.

Altri pirati dalmati, in altra epoca, tenteranno invece con successo la conquista dell’isola ai danni dei monaci: dopo essere penetrati tra le mura del forte con uno stratagemma, li assaliranno ed uccideranno tutti.