Lesina, è un luogo che deriva dall’antica Alexina o da un gruppo di pescatori provenienti dalla Dalmazia, ove si trova il lago di Lesina: è un un lago salato nelle terre fertili a nord della Puglia, tra il Tavoliere delle Puglie e il promontorio del Gargano.
Migliaia di anni fa, una serie di dune (oggi territorio protetto e note col nome di Bosco Isola ove è presente un’Oasi LIPU) originate in seguito all’azione dei venti e delle correnti che accumularono sabbia, formò uno sbarramento che poco a poco chiuse una baia marina formando appunto il lago di Lesina. Percorrendo due canali navigabili, l’Acquarotta e lo Schiapparo, con acque calme e poco profonde circondate da innumerevoli canneti, si arriva al mare Adriatico, provando emozioni uniche del tutto inaspettate. Tra il mare e il lago, c’è una pista sabbiosa percorribile anche in auto, che regalerà splendidi panorami sull’elegante lungolago tra un paesaggio meraviglioso con alberi che si alternano a cespugli di rosmarino, e insediamenti turistici inseriti in un panorama suggestivo di cespugli bassi e di una ricca vegetazione di palude.
Numerose aree appositamente attrezzate, permetteranno infatti ai turisti di sostare e godere dell’incantevole panorama dal profumo inebriante, tra le molteplici piante aromatiche. Partendo dal litorale sabbioso , si vedranno Ammophyla arenaria (Sparto), Juniperus oxycedrus (Ginepro coccolone) e J. Phoenicea (Ginepro fenicio). Più in là si potranno osservare Rosmarinus officinalis (Rosmarino), Cisto rosso ed Erica multiflora.
Oggi le zone coltivate a danno della vegatazione naturale, sono sempre di meno, così da lasciare sempre più spazio a questa incontaminata oasi di paradiso.
Nella vegetazione del canneto si nasconde anche una vera e propria miriade di specie di uccelli migratori che fanno tappa in queste zone e esperienza indimenticabile sarà sostare ad ascoltare suoni e canti di aironi, fischioni, fòlaghe, falchi di palude, germani reali, martin pescatori.
Le acque placide del lago di Lesina sono popolate da una grande varietà di pesci anche se la produzione si basa principalmente su anguille, le quali rappresentano un enorme tesoro perché non possono essere riprodotte in allevamento. Vengono dall’Atlantico e dai due canali entrano nella laguna di Lesina: gli appassionati troveranno così (solo da ottobre a gennaio) tutto quello che occorre per una vacanza all’insegna della calma e della tranquillità dello sport della pesca.
A poca distanza dal paese sorge la località turistica di Marina di Lesina ove si potrà sostare nei numerosi localini caratteristici per gustare il piatto tipico di Lesina, la minestra di anguilla, o il capitone arrostito o alla scapece: si narra che fin dal 1200 Federico II richiedesse il capitone di Lesina da far preparare dal suo cuoco personale.
Dalla laguna emerge l’isoletta di San Clemente, poco abitata e poco coltivata, con la caratteristica croce posta là dove in passato sorgeva un monastero, distrutto poi dai Saraceni. Nei pressi di Lesina, si potrà visitare anche l’Abbazia di Ripalta dagli interessanti aspetti architettonici, un’ abbazia benedettina del Medioevo con una caratteristica una stele crociata del secolo XIII.
I naturali fenomeni di interrimento minacciano la conservazione di questo prezioso ambiente lagunare, ma oggi i corsi d’acqua che formavano le paludi sono stati incanalati e le rive del lago arginate. Il Bosco Isola mostra, anno dopo anno, segni di sempre maggiore degradazione: le piste da percorrere in auto sono sempre più numerose, il pascolo di animali fa scomparire la vegetazione naturale, il fuoco rovina irrimediabilmente le zone più intatte, e le sgradevoli costruzioni nascono come funghi.
Ma oggi, parte della laguna e della duna, sono incluse nel Parco Nazionale del Gargano per poterle proteggere; e per chi ama la cultura e le tradizioni antiche, lungo le coste sono state persino ritrovate delle capanne del Neolitico a fior di terra e interrate e dei resti di oggetti e ceramiche dell’età del bronzo e del ferro.