Beni archeologici alle Isole Tremiti

Le Isole Tremiti sono state abitate sin dall’Antichità e ciò è dimostrato dalle svariate tracce della presenza umana su questo arcipelago che, come avremo modo di vedere in una sezione a parte, doveva trovarsi attaccato alla terraferma in epoche remote.

I resti più antichi sinora portati alla luce sono quelli dell’Isola di San Domino, precisamente in contrada Prato Don Michele: qui è stato scoperto alla fine del XIX secolo un villaggio del primo Neolitico che è stato al centro di una campagna di scavi a metà del secolo scorso. In realtà non sono state rinvenute abitazioni di alcun tipo ma solo delle ceramiche decorate o, in maggioranza, impresse con motivi molto semplici: si tratta in ogni caso di un grande ritrovamento se si pensa al fatto che la datazione rimanda a oltre 6.000 anni prima di Cristo. Un altro insediamento neolitico, risalente al IV millennio a.C. è stato rinvenuto nell’ambito della medesima campagna di scavi nelle vicinanze di Cala Tramontana: qui, oltre a ceramiche decorate parzialmente secondo lo stile di Matera, furono rinvenuti anche 12 scheletri, segno della presenza di una necropoli di qualche secolo successiva.

Panorama zona archeologica nelle tremiti

L’Isola di San Nicola è stata anch’essa oggetto di scavi e ricerche che hanno conosciuto maggiori difficoltà nella datazione dei reperti in quanto, spesso, le medesime località hanno fatto da teatro a più insediamenti nel corso dei secoli, producendo in tal modo una sovrapposizione delle loro tracce.

 

I fori cilindrici notati su alcune rocce calcaree nel cuore dell’Isola fanno pensare a strutture abitative risalenti al I millennio a.C. , così come le ceramiche rinvenute sembrano rimandare all’Età del Ferro (XIX-VII sec. a.C.). Nel medesimo luogo si trovano fosse sepolcrali rettangolari del tutto analoghe a quelle dell’età classica greca e due tombe “a grotticella” del periodo ellenistico, tra cui la celebre “Tomba di Diomede”. Nelle vicinanze sono venute alla luce le fondamenta e il criptoportico di una Domus romana di cui è ricostruibile agevolmente la pianta, risalente al I sec. a.C. o d.C. L’ultima recente scoperta è una seconda Domus grazie al pavimento in mosaico la cui tecnica non geometrica rimanda sempre al I sec. a.C.