Con una lunghezza di 1,6 km, una larghezza di 600 m, una superficie di 45 ettari e uno sviluppo costiero di 4,7 km l’Isola di Capraia (o Caprara, per distinguerla dall’omonima isola dell’Arcipelago Toscano) è la seconda isola per estensione delle Tremiti, inferiore solo all’Isola di San Domino da cui dista circa un chilometro e mezzo.
E’ invece piuttosto vicina a San Nicola, la cui distanza minima è di circa 350 m.
L’isola di Capraia è completamente disabitata, presenta una superficie caratterizzata da rocce granitiche che non permettono lo sviluppo di una fitta vegetazione. Sull’isola sono presenti per lo più artemisia, cardi, menubi, lentisco e soprattutto capperi, da cui deriva il toponimo attuale (per l’esattezza da “Capperaia”, altro nome di Capraia).
Analogamente ad altre isole delle Tremiti l’erosione del mare ha modellato anche le coste di Capraia in maniera disomogenea, cosicché si riscontra un versante settentrionale con rocce a falesia a picco sul mare ed uno meridionale con pendii che si immergono dolcemente in mare formando delle secche in passato spesso fatali alle imbarcazioni di passaggio.
A nord-est vi è inoltre la penisola di Punta Secca, alla cui estremità si trova il famoso faro ancora perfettamente funzionante.
Sulla costa occidentale troviamo diverse cale tra cui Cala dei Turchi, nei pressi della quale si trova uno dei relitti marini più importanti dell’arcipelago, e Cala Sorrentina.
Oltre ad essere meta di percorsi subacquei particolarmente apprezzati da sub di ogni età ed esperienza, Capraia è meta di numerose gite in barca per ammirare le bellezze naturali disseminate lungo il litorale: il mare ed il vento, infatti, sembrano aver volutamente scavato e levigato la roccia in modo da creare delle opere architettoniche di rara armonia. Tra queste ricordiamo il Grottone, nei pressi del faro, e i numerosi archetti, detti “architielli”, che delimitano dei golfetti in cui è possibile fare il bagno nell’ambito di escursioni organizzate. Il più famoso è certamente l’Architiello di Capraia, largo cinque metri e alto sei, che delimita un laghetto dalle acque di colore verde smeraldo: la tradizione vuole che le coppie che si scambino una promessa d’amore sotto l’Architiello si ameranno per tutta la vita.