L’arcipelago delle Isole Eolie (o Lipari) è, insieme all’arcipelago toscano, il più noto gruppo di isole del Mar Tirreno. Appartenente alla provincia di Messina, è situato tra la costa nord-orientale della Sicilia e quella sud-occidentale della Calabria e comprende sette isole principali: Alicudi, Filicudi, Lipari, Panarea, Salina, Stromboli e Vulcano.
Le ultime due menzionate prendono il nome dai due vulcani attivi che ne caratterizzano il paesaggio. Le eruzioni vulcaniche rappresentano uno dei fenomeni più suggestivi di questi luoghi che presentano anche numerosi fenomeni di vulcanismo secondario. Il suo nome deriva da Eolo, dio dei venti secondo la cultura greca, il quale trovò la sua sede su queste isole da cui si racconta fosse in grado di determinare l’andamento dei venti e le condizioni meteorologiche.
Abitata sin dal Neolitico, la zona prosperò in fretta nell’antichità per via della grande disponibilità di ossidiana, un materiale di origine vulcanica usato con ogni probabilità anche come oggetto dal valore “pre-monetale”.
La conquista da parte dei greci diede un forte impulso alla sua civilizzazione che culminò con l’occupazione romana. In epoche più recenti venne occupata dagli spagnoli, dai turchi e da altre popolazioni italiche: le isole erano molto ambite per la loro posizione strategica nel Mediterraneo.
Oggi le Eolie sono una meta turistica sempre più ricercata per via delle bellezze naturali che l’hanno fatta entrare nel novero delle località protette dall’UNESCO nel 2000.
Benché al momento si assista ad una fase di revisione di tale decisione per via del progetto di costruzione di un grande porto sull’Isola di Lipari, l’arcipelago delle Eolie è in grado di offrire panorami spettacolari ai circa 200.000 turisti che ogni anno lo visitano giungendo grazie ai numerosi collegamenti navali, aerei ed anche in elicottero dall’aeroporto di Reggio Calabria.
E a chi non bastassero le innumerevoli, cale, scogliere, spiagge e grotte, le Isole Eolie offrono un campionario dell’evoluzione umana sin dalla preistoria raccolto con cura nel Museo Archeologico Eoliano sull’acropoli di Lipari.