I paesi dell’area garganica sono 17, i maggiori dei quali sono situati lungo il perimetro del Promontorio, le cui zone più interne sono molto poco popolate per via delle impervie condizioni del territorio. Uno sguardo generale a questa parte della provincia di Foggia permette di rilevarne le due facce del turismo, per molti versi contrastanti ma in realtà perfettamente integrate l’una con l’altra: le spiagge e i santuari.
Più che per le splendide montagne, le grotte e i laghi, il Gargano è conosciuto per la sua costa di circa 200 km in grado di offrire spiagge sabbiose, rocce, grotte e faraglioni, come nella Baia dei Mergoli (detta anche, appunto, “dei Faraglioni”). Le strutture ricettive sono molte e qui, nella località di Mattinata, è possibile fruire dell’unico hotel a cinque stelle della zona (isole Tremiti comprese): diversi sono i servizi offerti al turista, tra cui vale la pena di segnalare l’ascensore tra le rocce che, oltre a condurre in pochi minuti sulla spiaggia, regala favolosi panorami a picco sul mare. Posti da non perdere sono anche i centri balneari (ma non solo) di Vieste, Manfredonia, Peschici, Rodi Garganico, S. Nicandro Garganico e Carpino mentre, all’interno, meritano certamente una menzione San Giovanni Rotondo, Monte Sant’Angelo e San Marco in Lamis.
L’altra dimensione del turismo garganico è quella spirituale. La religiosità è una componente connaturata a questi luoghi sin da tempi immemorabili: probabilmente l’aspetto aspro ed inaccessibile delle sue alture ha contribuito non poco all’immagine di Montagna Sacra e luogo di meditazione che il Gargano ha assunto nel corso dei secoli.
In ogni caso è qui che si sono insediate le prime comunità cristiane d’Occidente, grazie agli scambi culturali con l’Oriente favoriti dalla posizione geografica, ed è sempre qui che, attorno all’Anno Mille molti cristiani trovarono rifugio non solo interiore dai dominatori che si avvicendarono nella zona. Molti pellegrini, a dire il vero, giungevano sul Gargano anche prima, sin dal V sec. d.C., per vedere la Grotta di San Michele Arcangelo (Monte Sant’Angelo): tale forma di pellegrinaggio è andata via via scemando negli ultimi decenni. Un nuovo protagonista spirituale però, forse il più significativo della nostra epoca, ha fatto la sua comparsa proprio mentre diminuivano i pellegrini per la Grotta: Padre Pio da Pietralcina, i cui numerosissimi fedeli e devoti da tutto il mondo giungono a San Giovanni Rotondo per porgere un saluto alla sua tomba e visitare i suoi luoghi.